LE MIE RAPPRESENTAZIONI

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NON E' MAI TROPPO TARDI


  • Produzione Rai 

IL SOLE 24 ORE

6 febbraio 2004

Programma tv per diffondere l'uso del PC
Parte oggi su Raidue per iniziativa del ministero dell'Innovazione "Non è mai troppo tardi", corso di alfabetizzazione informatica ispirato alla trasmissione che tra il 1960 e il 1968 consentì a 1,4 milioni di italiani di ottenere un titolo di studio.


Davanti alla tv a lezione di pc

II digital divide rischia di diventare, in Italia, una realtà cronica. Se è vero infatti che, secondo il Censis, un italiano su due l'anno scorso aveva un computer in casa e uno su tre accesso a Internet (si vedano anche gli articoli a pagina 4), è anche vero che tutti gli esclusi possono essere in buona parte conquistati dall'information technology. Per colmare questo gap la Rai e il Ministro per l'Innovazione Tecnologica lanciano il progetto di alfabetizzazione informatica «Non è mai troppo tardi», lo stesso nome della trasmissione - condotta da Alberto Manzi - che negli anni 60 diede modo a un milione e quattrocentomila italiani di ottenere un titolo di studio e a un numero notevolmente superiore di imparare a leggere e scrivere.

I destinatari. Oggi il nuovo analfabetismo riguarda chi non ha un minimo di competenze informatiche. I principali destinatari del progetto saranno proprio anziani e casalinghe, categorie del tutto estranee agli ambienti (la scuola o il posto di lavoro) in cui generalmente si acquistano queste conoscenze. Secondo i dati 2003 del Censis, infatti, tra gli esclusi dalle nuove tecnologie dell'informazione c'è un 19,8% che non prova alcun interesse per gli attuali contenuti e servizi di Internet, mentre un ulteriore 4.6% è allontanato dai costi eccessivi del pc e delle connessioni telefoniche. Ma, soprattutto. c'è un allarmante 24,2% di persone che non sono assolutamente in grado di usare la Rete per mancanza del minimo di competenza. Il nocciolo duro della schiera degli "esclusi" sono appunto gli anziani e le casalinghe. Gli anziani sono la categoria più difficile da conquistare. Mentre infatti, nella classe di età fra i 18 e i 34 anni. coloro che usano un pc in casa sono il 57,8%, tra gli over 65 .solo il 6% ha familiarità con il computer, la quota che usa Internet non supera l'8.3% anche fra le casalinghe.
«Abbiamo promosso questa iniziativa insieme a Rai Educational — afferma Lucio Stanca, Ministro per l'Innovazione le Tecnologie — perchè la televisione può essere un ottimo strumento per convincere le categorie a rischio dell'utilità dell'information technology. Proprio a queste persone la Tv spiegherà tutti i vantaggi e offrirà motivazioni che ancora non vengono percepite.

Le trasmissioni.
Per questo sono state inizialmente previste 26 trasmissioni, in onda tutti i giovedì mattina, alle 9.45, su Raidue. Con la seconda fase del progetto si passerà invece alla vera e propria didattica: 120 trasmissioni di 30 minuti sul canale satellitare Rai Edu2. Ovvero, una serie di 12 lezioni che verranno replicate più volte. In programma anche due trasmissioni satellitari di 30 minuti rivolte ai tutor e un sito Internet dedicato (www.maitardi.rai.it). Questo permetterà agli utenti di rivedere le lezioni televisive in videostreaming e di svolgere esercizi e attività interattive per verificare quanto hanno appreso.
Per consentire anche a chi non ha la tv satellitare di seguire le lezioni di alfabetizzazione informatica è stata organizzata una rete di centri di ascolto: 3 mila, sparsi su tutto il territorio nazionale Proprio come avvenne per le trasmissioni del maestro Manzi negli anni 60, quando il televisore non era diffuso come oggi e ci si trovava tutti insieme a casa di qualcuno che ce l'aveva. Della rete fanno parte i centri territoriali permanenti per l'educazione degli adulti del sistema scolastico nazionale, gli enti locali che già realizzano corsi -— come «Adotta un nonno» del Comune di Roma o «Alfabetizzazione informatica» della Provincia di Milano - nonché numerose associazioni Ira cui Federcasalinghe, Università per la terza età Acli-Enaip e diversi centri per anziani.

Il MESSAGGERO

6 febbraio 2004

"Non è m@I troppo tardi": ora la Rai educa al web
ROMA - Dagli anni 60 di Alberto Manzi (che dalla Rai con Non è mai troppo tardi insegnava l'italiano), storpiando il tìtolo e l'ambizione pedagogica, la Rai tenta l'alfabetizzazione informatica. Rai Educational diretta da Minoli e il ministero per l'Innovazione e le tecnologie di Lucio Stanca hanno studiato questa trasmissione che debutta oggi su Raidue alle 9,45 (ogni giovedì per 26 puntale), per poi svilupparsi in 12 trasmissioni satellitari su Rai Edu 2.

La Repubblica

anno 2004


E' PROPRIO vero: non è mai troppo tardi,sopprattutto quando sì tratta di imparare ad usare la tecnologia. E' quello che pensano il ministro per l'innovazione Lucio Stanca e la Rai, che hanno organizzato congiuntamente il lancio su Rai Due del programma "Non è m@i troppo tardi", che insegnerà agli italiani l'utilizzo del computer e di internet. A quarant'anni di distanza dal primo programma televisivo condotto dall' indimenticato Alberto Manzi, ìl progetto di alfabetizzazione informatica nato in collaborazione tra il ministero dell' innovazione e Rai Educational ha l'obiettivo di ridurre il divario digitale tra coloro che per particolari situazioni culturali e sociali sono tagliati fuori dall'apprendimento e dall'utilizzo delle nuove tecnologie. "E' uno dei tanti tasselli individuati per dare attuazione all'impegno di costruire una società dell'informazione'', ha detto lo stesso Stanca presentando l'iniziativa, "E' il vero modo per fare televisione", ha aggiunto Lucia Annunziata. E Giovanni Minoli, direttore di Rai Educational, ha aggiunto che "la sfida è forse più difficile di quella di quarant'anni fa perché non tutti sono ancora convinti che sapere usare le tecnologie è una condizione indispensabile per essere pieni cittadini". L'iniziativa si aggiunge alle altre varate dal ministero: i bonus ai sedicenni che comprano il pc, i corsi di formazione per gli insegnanti per l'uso dell'informatica nella didattica, l'accesso dei disabili alle nuove teconologie, la creazione di centri di formazione informatica nelle biblioteche pubbliche. (I .ki.)

PANORAMA

Internauti over 65
Chattano e s'innamorano, fanno la spesa, studiano. E non solo.
Il computer sembra un mezzo freddo, « invece è pieno del calore della gente»: parola di Liliana D'Agostino, internauta over 65, protagonista della prima puntata dalla trasmissione di Raidue Non è m@i troppo tardi che spiega i segreti del computer agli anziani.
«Il titolo richiama la trasmissione del maestro Manzi che, negli anni 60, ha insegnato a scrivere a milioni di italiani» spiega il direttore di Rai Educational Gianni Minoli «perché l'incapacità di usare internet è l'analfabetismo del 2000 ».
Gli anziani informatizzati sono ancora una minoranza ma in aumento. Secondo il Censis, ha in casa e usa un computer il 16,3 per cento degli ultrasessantacinquenni. Un anno fa erano appena il 6 per cento.
Merito anche dei corsi d'informatica per anziani organizzati dal ministero per l'Innovazione, da enti locali e da associazioni private, un po' in tutta Italia, molti dei quali con la formula «nonni e nipoti», utilizzando cioè come istruttori i ragazzi delle scuole superiori.
«Dal 1998» afferma Luisa Toeschi dell'Associazione interessi metropolitani di Milano «abbiamo diplomato 11.360 senior nel nostro Internet saloon. Per il prossimo anno ne abbiamo già 2.817 in lista d'attesa». Un altro Internet saloon è stato aperto a Sondrio. Augusto Bergamaschi, uno del primi nonni diplomati al saloon milanese, ci lavora come istruttore e ha creato il sito di Wilma De Angelis, testimonial dell'iniziativa. «A navigare e usare la posta elettronica» sostiene Bergamaschi «s'impara in un giorno, scoprendo tante opportunità per divertirsi». Un suo allievo, Bruno Caligari, ama cercare foto di quadri, sculture e gioielli antichi per realizzare fotogallery: «Internet» spiega «è il mio museo privato».
Il computer è anche strumento di comunicazione, soprattutto per chi ha i figli lontani, ma anche di nuovi incontri. «Vuoi sapere se nei forum ci si innamora? Certo» racconta Liliana, vedova di Napoli, che chatta con il soprannome Ciaolili nel sito www.anziani.it. «A me non è capitato, ma a tante amiche sì».
Gli anziani che frequentano i siti per la terza età (ci sono anche www.intrage.it e www.internetsaloon.it) organizzano spesso gite al lago o nelle città d'arte. «La rete per noi è preziosa» dice Liliana «il governo ci dovrebbe dare incentivi per comprare pc come ha fatto con i ragazzini». Minoritario, per ora, l'utilizzo di internet per fare la spesa: solo il 6 per cento di chi usa l'Internet saloon di Milano, secondo una ricerca svolta da Guido Martinotti e Sonia Stefanizzi dell'Università Bicocca. Anche meno gli anziani che gestiscono da casa il conto in banca.
Quali sono gli effetti di internet nella terza età? «Non ci sono ancora studi scientifici» risponde Giovanni Cristianini della scuola di gerontologia dell'Università di Udine, che ha una rubrica nel sito www.terzaeta.it «ma sono convinto che la rete aiuti a invecchiare meglio perché stimola». 


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